
Lavoro di
Pubblica Utilità
Il lavoro di pubblica utilità è una sanzione penale consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso enti del terzo settore, organizzazioni di assistenza sociale o volontariato o presso lo Stato, le regioni, le province e i comuni. Vedi anche la pagina ufficiale del Ministero della Giustizia a questo link.
Attualmente trova applicazione nella nostra Cooperativa, che è convenzionata con i Tribunali di Milano e Monza-Brianza, nelle seguenti circostanze:
Casi previsti agli articoli 186/9-bis e 187/8-bis del decreto legislativo 285/1992;
Casi previsti all'articolo 73/5-bis del decreto del Presidente della Repubblica n.309 del 9 ottobre 1990
Casi previsti dall’articolo 168 – bis del codice penale, introdotto dalla legge n.67 del 28 aprile 2014
Da discutere caso per caso con il personale della Cooperativa
Se la tua attuale condizione rientra nelle categorie citate sopra e stai cercando un ente dove svolgere il lavoro di pubblica utilità, Alveare offre questa opportunità. Siamo una cooperativa sociale di tipo B che ha come mission l’inserimento di persone svantaggiate.

Per Alveare il lavoratore di pubblica utilità è una figura che porta un valore aggiunto all’interno della cooperativa grazie al suo impegno nello svolgimento di attività di assemblaggio, confezionamento, archiviazione documentale o data entry. Nel tempo abbiamo dato a numerosi lavoratori di pubblica utilità la possibilità di estinguere il reato e ci auguriamo che questa esperienza sia ricordata in modo positivo.

John Augustus, un calzolaio di Boston, è accreditato come il “padre della probation.” Nel 1841 convinse il Tribunale di Boston a rilasciare un alcolista adulto detenuto in carcere, occupandosi del suo controllo, sostegno e avviamento al lavoro. Gli sforzi effettuati ebbero successo, e ben presto convinsero il giudice a rilasciare altri detenuti per reati lievi.
Noi ci rifacciamo allo spirito originario di questa norma in quanto riteniamo che inserire in carcere, pur se per breve tempo, una persona che ha commesso un reato lieve, insieme con detenuti che si trovano lì per motivi molto più gravi, non sia una misura penale adeguata al reato commesso perché potrebbe arrecare un danno all’autore di un reato lieve. Quello che serve alla società sono persone in grado di agire in modo etico, non solo legale. E ci auguriamo che questo si possa in parte imparare attraverso un’esperienza educativa sul campo all’interno di un ente che ha uno scopo sociale.
Informazioni
Telefonare al numero 351 863 0403 nella fascia 8.30-12.30 e 13.30-17.30 (venerdì 15.30); rispondono Stefania e Alessandra.
Vedi anche

Lavoro di Pubblica Utilità
Il lavoro di pubblica utilità è una sanzione penale consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso enti del terzo settore, organizzazioni di assistenza sociale o volontariato o presso lo Stato, le regioni, le province e i comuni. Vedi anche la pagina ufficiale del Ministero della Giustizia a questo link.
Attualmente trova applicazione nella nostra Cooperativa, che è convenzionata con i Tribunali di Milano e Monza-Brianza, nelle seguenti circostanze:
Casi previsti agli articoli 186/9-bis e 187/8-bis del decreto legislativo 285/1992;
Casi previsti all'articolo 73/5-bis del decreto del Presidente della Repubblica n.309 del 9 ottobre 1990
Casi previsti dall’articolo 168 – bis del codice penale, introdotto dalla legge n.67 del 28 aprile 2014
Da discutere caso per caso con il personale della Cooperativa
Se la tua attuale condizione rientra nelle categorie citate sopra e stai cercando un ente dove svolgere il lavoro di pubblica utilità, Alveare offre questa opportunità. Siamo una cooperativa sociale di tipo B che ha come mission l’inserimento di persone svantaggiate.

Per Alveare il lavoratore di pubblica utilità è una figura che porta un valore aggiunto all’interno della cooperativa grazie al suo impegno nello svolgimento di attività di assemblaggio, confezionamento, archiviazione documentale o data entry. Nel tempo abbiamo dato a numerosi lavoratori di pubblica utilità la possibilità di estinguere il reato e ci auguriamo che questa esperienza sia ricordata in modo positivo.
Informazioni
Telefonare al numero 351 863 0403 nella fascia 8.30-12.30 e 13.30-17.30 (venerdì 15.30); rispondono Stefania e Alessandra.
Vedi anche

John Augustus, un calzolaio di Boston, è accreditato come il “padre della probation.” Nel 1841 convinse il Tribunale di Boston a rilasciare un alcolista adulto detenuto in carcere, occupandosi del suo controllo, sostegno e avviamento al lavoro. Gli sforzi effettuati ebbero successo, e ben presto convinsero il giudice a rilasciare altri detenuti per reati lievi.
Noi ci rifacciamo allo spirito originario di questa norma in quanto riteniamo che inserire in carcere, pur se per breve tempo, una persona che ha commesso un reato lieve, insieme con detenuti che si trovano lì per motivi molto più gravi, non sia una misura penale adeguata al reato commesso perché potrebbe arrecare un danno all’autore di un reato lieve. Quello che serve alla società sono persone in grado di agire in modo etico, non solo legale. E ci auguriamo che questo si possa in parte imparare attraverso un’esperienza educativa sul campo all’interno di un ente che ha uno scopo sociale.